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costa ionica

Itinerario costa ionica

Il Salento presenta una costa lunga centocinquanta chilometri come sospesa tra i due mari Ionio e Adriatico, in una alternanza unica di spiagge di fulgida e candida bellezza, pittoresche calette e monumentali scogliere a picco sul mare. In questo nostro itinerario ci soffermeremo sulla splendida costa ionica, una dorsale costiera che descrivere un percorso pieno di fascino e sorprese che non mancherà di catturare e ammaliare chi decida di trascorrere le sue vacanze nel Salento.  Questo itinerario della costa ionica prende le mosse da Porto Cesareo, per concludersi, una volta raggiunta l’estrema propaggine a sud d’Italia, con Santa Maria di Leuca. Porto Cesario è, dunque, la porta di ingresso del Salento ionico, il suo lungo litorale, prevalentemente sabbioso, conserva dune costiere, zone umide, scogli e isolotti. Tra questi rivestono particolare importanza l’Isola dei Conigli ricoperta di pini d’Aleppo e acacie, e l’Isola della Malva. I suoi fondali bassi e a vista grazie alle acque trasparenti sono un costante invito ad immergersi e abbandonarsi alle sue onde placide.

Scendendo a sud incontreremo Sant’Isidoro stretta attorno alla sua torre cinquecentesca con le sue case bianche di calce e le sue acque chiare fino alla trasparenza. Proseguendo la costa ionica si tinge del verde smagliante dei pini di Aleppo che con loro fronda fanno corona all’incanto di Porto Selvaggio, zona di grande pregio naturalistico dichiarata parco regionale nel 2006. Qui calette vegliate come da fidi guardiani dalle torri dell’Alto, Uluzzo e Inserraglio e incastonate in una scogliere solo apparentemente arcigna, si aprono come scrigni di bellezze senza tempo. La macchia mediterranea con i suoi odori, profumi e clori sembra con i suoi riflessi intensificare e aggiungere nuance allo zaffiro del mare. Corrono parallele a questo tratto di litorale, le serre, il cui molle profilo è punteggiato dal biancore delle case illuminato dai tagli di luce netta, quella luce onnipresente che è un’altra delle esperienze che le vacanze nel Salento sanno garantire.

Porto Selvaggio lascia intravedere Santa Caterina, che misura sulla piccola scala le sue armonie, come in una suggestiva miniatura, con il porticciolo che si sovrappone alla spiaggia e alla scogliera, la quale sinuosa giunge, descrivendo un arco, alle porte di Gallipoli. La città bella appare come chiusa in un abbraccio descritto dal movimento della costa, occhieggiante delle luci dei paesi a vista sul litorale. Scrive Cesare Brandi “Per chi non lo sapesse, Gallipoli, con la sua fonte a due facce, l’una greca, l’altra rinascimentale, è come una fortezza ridotta a giardino d’infanzia su un mare tenero, basso, trasparente. … più grande, più amena, più luminosa, sembra quasi galleggiare sulle acque”. La roccia abbandona la costa in corrispondenza della Purità e poi verso Lido Piccolo per lasciare spazio ai riflessi di silice della sabbia arroventata sotto la canicola estiva. Qua e là, sparsi sulla battigia, eroici pini resistono alla salsedine e ai venti marini. Torre Pizzo riprende l’arabesco della costa ionica che prosegue estrosa fino ai borghi di Alliste, di Racale e di Torre Suda. Avamposti marini cui guardano le spalle paesi di case chiare immerse nel verde lucido degli ulivi, interessante percorso interno per chi trascorra le vacanze nel Salento.

Ma il nostro itinerario prosegue, invece, verso altri luoghi di sogno della costa ionica rappresentati dalla marine di Ugento. Qui, il mare vira verso i riflessi dello smeraldo, con il litorale che mollemente si protende verso le onde, come in desideroso abbraccio, alternando spiagge a basse scogliere. Un lungo nastro niveo avvolge, qui, il dimidiato gigante cinquecentesco di Torre Mozza, piccolo centro dalla acque cristalline che assomma, come le località sorelle, all’incanto incontaminato della costa la bellezza mediterranea dell’entroterra facente parte del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento. A breve distanza, ostinatamente avvinghiata ai sassi delle serre, Leuca, bianco miraggio contro il blu meticcio del suo mare non più Ionio non ancora Adriatico. E sembra di vederlo il compenetrarsi delle due sponde marine più sapida e prorompente la parte adriatica, più dolce e quieta la parte ionica.

Si conclude nei pressi di questo avamposto terreno gettato nel mare il nostro itinerario tra le bellezze senza pari della costa ionica, certi che si rimanga con una gran voglia di ritornare a percorrerlo per gustarne tutte le ammalianti sfumature.